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Le Intolleranze Alimentari

Cosa sono le intolleranze alimentari?

Le intolleranze alimentari possono essere definite come reazioni avverse al cibo o ad un qualsiasi componente rilevabile in un dato cibo.

Come mai si diventa intolleranti?

Le cause delle intolleranze alimentari sono da ricercarsi nella mancanza di specifici enzimi digestivi. Nel caso dell'intolleranza al lattosio, ad esempio, che interessa circa il 50% della popolazione italiana, ad essere insufficiente è l'enzima lattasi.

Che disturbi portano le intolleranze?

I sintomi delle intolleranze alimentari possono manifestarsi su tre piani:

  • gastrointestinale:   attraverso dolori addominali, nausea, flatulenza, diarrea o stipsi, colite, afte, ritenzione idrica

  • respiratorio:  in questo caso possono svilupparsi ricorrenti infezioni alle vie respiratorie, o raffreddori

  • dermatologico: con dermatiti, orticaria o acne.

Tra gli altri sintomi sono poi da ricordare anche l'insonnia, il mal di testa e alcune forme lievi di ansia o di depressione.

Quali intolleranze gonfiano la pancia?

Il gonfiore addominale è un sintomo rilevabile in diverse intolleranze verso alimenti che, dopo essere stati ingeriti, fermentano per mezzo della flora batterica. Alimenti quali il latte, inclusi i suoi derivati, gli alimenti che contengono lievito, gli alimenti con zuccheri o con sostituti degli zuccheri, gli alimenti con glutine.

Come si svolge una diagnosi di intolleranza?

Si può iniziare svolgendo una diagnosi per esclusione, che è di tipo empirico e che consiste nell'eliminare dalla dieta, per 2 o 3 settimane, l'alimento sospetto. Per poi reintrodurlo nello stesso intervallo di tempo. Oggi esistono ottimi test diagnostici, come il test  Omega su 46 o 92 alimenti della dieta mediterranea, che riescono in tempi rapidi a fare un ottima diagnosi.

Quali terapie sono previste?

L'unico strumento attualmente valido e risolutivo è dato dall'evitare tutti gli alimenti che determinano l'intolleranza stessa oppure occorre rivolgersi ad un nutrizionista che riesce a dosare in maniera ottimale l'alimento incriminato. L'uso di una terapia alimentare, quindi, è la scelta più utile da adottare. È molto utile che il soggetto eviti situazioni di stress, e combatta la sedentarietà fin da bambino. È stato riscontrato, poi, come un neonato che sia stato allattato esclusivamente con il latte materno abbia sviluppato una prima protezione da eventuali allergie o intolleranze.

Come disintossicare il corpo dalle intolleranze alimentari?

Affinché il corpo risulti completamente privo dell'alimento che ha determinato l'intolleranza, devono trascorrere necessariamente tra i 3 e i 6 mesi. Dopo di chè occorre ripetere i test delle intolleranze per verifica. Un accorgimento utile può essere il mantenimento di una buona soglia di idratazione, che prevede l'assunzione quotidiana di circa 2 litri d'acqua.

Le intolleranze alimentari più diffuse

L'intolleranza al lattosio insieme a quella del lievito sono le più diffuse.

Altre, molto frequenti sono:

  1. Grano
  2. Pesca
  3. Crostacei
  4. Vino
  5. Glutammato di sodio
  • Si e riscontrato negli ultimi anni una sempre più frequente intolleranza a tutti gli alimenti che contengono GRANO e quindi anche LIEVITO, molto probabilmente dovuta alla raffinazione delle farine con sostanze chimiche.